20.02.2013 – Pregiatissimi Signori, i prossimi 24 e 25 Febbraio 2013 rappresentano una tappa importante per il nostro paese che dovrebbe dare risposta ai problemi sia dell’economia che dei rapporti sociali.
Le organizzazioni rappresentanti le disabilità presenti nella nostra città, riunite nella FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili), con la presente desiderano rappresentare a voi alcuni aspetti che dovranno essere affrontati affinché si possa restituire dignità all’invalido e talvolta anche alle famiglie.
Nessuno di noi si sente “parassita” ed in ognuno alberga il desiderio dell’autosufficienza che passa attraverso l’attuazione di norme maturate, in linea con la Costituzione Italiana, da un confronto giuridico e solidale che dura da moltissimo tempo tra noi e gli enti Istituzionali preposti.
Pur nella intenzione di voler essere partecipi dei sacrifici necessari al superamento dell’attuale momento critico non può essere disconosciuta la necessità di collaborazione con donne ed uomini portatori di handicap subiti, loro malgrado, per molteplicità di cause ben rappresentate dalle Associazioni riconosciute dalla Repubblica Italiana quali: ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti ), ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), ANMIL(Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi sul Lavoro), ENS (Ente Nazionale Sordomuti), UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), UNMS (Unione Nazionale Mutilati per Servizio).
Ciò premesso, ci permettiamo, proprio per il nostro vissuto sul campo, di focalizzare alcune tematiche
importanti che dovrebbero essere accolte da uno Stato di Diritto che voglia ritenersi tale.
I diritti dei disabili restano solo enunciati se non sono sostenuti concretamente, quali:
1. il diritto al LAVORO, enunciato dalla Costituzione Italiana e dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità deve essere riconosciuto. Chiediamo pertanto che sia finalmente assicurato a tutti secondo le modalità previste dalla normativa vigente;
2. Le Associazioni di categoria devono essere chiamate a partecipare alla costruzione della politica assistenziale nazionale pur rimanendo estranee alla gestione delle prestazioni, ma non alla elaborazione delle linee programmatiche ed al controllo sulla loro corretta applicazione su tutto il territorio nazionale. Crediamo che in tal modo sia resa effettiva la loro PRESENZA negli organismi di indirizzo e vigilanza ;
3. Lo Stato deve riconoscere alle persone con disabilità il DIRITTO al godimento del PIU’ ALTO STANDARD DI SALUTE conseguibile senza discriminazioni sulla base della disabilità. Ogni misura deve essere appropriata al fine di garantire l’accesso ai servizi sanitari inclusi i servizi di riabilitazione ;
4. Lo Stato deve garantire tutela del DIRITTO di tutte le persone con disabilità ALL’ISTRUZIONE senza discriminazione e sulla base delle pari opportunità ;
5. Il sostegno alle famiglie è un obbligo morale oltre che giuridico e deve essere accompagnato da un reale SOSTEGNO pubblico;
6. Ridistribuzione agli invalidi di quanto recuperato dalla LOTTA ai falsi invalidi.
AUSPICHIAMO che i punti sopra esposti vengano rivisti da un Tavolo di rappresentanti del Governo e delle Associazioni che produca LEGGI QUADRO che rivedano e chiariscano l’INTERA MATERIA.
In buona analisi chiediamo semplificazione e meno burocrazia.
La nostra professionalità acquisita in anni di attività è a vostra disposizione.
Le associazioni si augurano che al centro del vostro importante futuro impegno vi sia l’uomo, disabile o non.
Parma, 20 febbraio 2013
Le Associazioni: ANGLAT – ANMIC- ANMIL – ENS – UICI – UNMS