Figurenotes traduce la notazione tradizionale delle note con simboli di differente forma e colore: per suonare basta riprodurre le sequenze corrette seguendo le indicazioni dei simboli sullo strumento musicale. Dopo aver appreso il metodo, se lo si desidera, si può facilmente passare alla notazione tradizionale.
“La musica è uno strumento importante di integrazione non è un aspetto superfluo – spiega Gabriella Ferrari, docente in un istituto musicale di Trento -. Mettendo le persone con bisogni educativi speciali nella condizione di suonare le canzoni che sentono alla radio, magari in un contesto di gruppo, permette loro di sentirsi realizzati e diventa un aspetto essenziale della loro integrazione”.
In Emilia Romagna il progetto è coordinato dal professor Michele Russano: “Da maggio scorso abbiamo tenuto un corso per insegnanti, insegnanti di sostegno ed educatori a Parma, presso il Cepdi. Stiamo cercando di aprire questa esperienza a più persone possibili, già siamo riusciti a coinvolgere circa 50 ragazzi”.
“Come Cepdi siamo stati molto contenti di attivare questa iniziativa – spiega il presidente del Cepdi Amadei – realizzata grazie al contributo indispensabile della Fondazione Cariparma. Questo progetto utilizza la musica come uno straordinario strumento di integrazione, ci ha fatto piacere realizzarlo per la prima volta a Parma, sia come attività di formazione sia come esperienze dirette per i disabili. Speriamo di poter continuare”.