26.10.2015 – Il servizio “Le Eli-Che” dell’Università degli studi di Parma, rivolto agli studenti disabili, con disturbi dell’apprendimento e fasce deboli, guidato dalla dottoressa Emilia Wanda Caronna, a poco più di un anno dall’alluvione che ha devastato le sedi dell’Anmic e del CePDI, rimpiazza la strumentazione informatica andata perduta restituendo così piena funzionalità alla postazione “Leggo@nch’Io” della biblioteca del CePDI, indispensabile per rendere accessibile la biblioteca alle persone con disabilità sensoriali, disturbi specifici di apprendimento (DSA) e disabilità motoria. Non solo, ma un’altra postazione completa, sempre in comodato gratuito, all’Anmic: un audioscanner, un ingranditore e un Pc con schermo touchscreen e software dedicati come quello che permette di comandare la macchina con il movimento degli occhi.
Di seguito l’articolo della “Gazzetta di Parma” firmato da Carla Giazzi:
In ognuna delle due postazioni ci sono un pc, il cui cursore si può muovere usando solo gli occhi, una tastiera per ipovedenti, un video ingranditore, che allarga le pagine di giornali e libri. E ancora, un audiobook scanner, che acquisisce testi cartacei e li trasforma in file audio. Sul pc, sono installati programmi specifici, tra cui uno per sordi, che traduce un contenuto vocale in un testo a video. Sono articolate in questo modo le due “isole” informatiche “Leggo@nch’io” che il servizio “Le Eli-Che” dell’Università degli studi di Parma ha donato in comodato d’uso al CePDI, centro provinciale di documentazione per l’integrazione, e alla sezione provinciale dell’Anmic, associazione nazionale mutilati e invalidi civili. Saranno un grosso aiuto per chi frequenta le due realtà, facilitando la lettura alle persone con disabilità sensoriali o motorie e con disturbi specifici dell’apprendimento (dsa).
Non è nuovo a questi gesti di sostegno il servizio “Le Eli-Che” del nostro Ateneo, rivolto agli studenti disabili, con disturbi dell’apprendimento e fasce deboli: un paio di anni fa, aveva allestito, sempre in uso gratuito, una prima postazione “Leggo@nch’io” alla biblioteca del CePDI di via Stirone, parzialmente distrutta nell’alluvione dell’ottobre dell’anno scorso. L’ulteriore donazione ripristina la strumentazione perduta del centro e aggiunge una postazione per l’Anmic, pure gravemente danneggiata.
Ma non è ancora contenta, Emilia Wanda Caronna, responsabile delle “Eli-Che”: “Vorrei avere tanti soldi in più – dice – per far sì che questi strumenti non siano straordinari per i disabili, ma normali, e che tutti ne possano fare uso, nelle scuole, nelle biblioteche, nei quartieri”. “Anche perché – rimarca Alberto Mutti, presidente dell’Anmic Parma e vicepresidente nazionale -, le disabilità arrivano anche con la vecchiaia e queste opportunità aiutano a superare i deficit a cui si va incontro”.
Le attrezzature informatiche, che hanno un valore di 10 mila euro, “al CePDI consentiranno la lettura degli oltre sei mila libri presenti, all’Anmic supporteranno le attività dell’associazione e quelle di archiviazione digitale della comunicazione fatta negli anni” precisa Walter Antonini, del consiglio direttivo dell’Anmic provinciale.