16.04.2016 – Si è tenuta il 14 aprile scorso la celebrazione del 60° Anniversario della fondazione dell’ANMIC, Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili. La cerimonia – alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti e del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – ha avuto luogo nella Sala Regina, a Palazzo Montecitorio.

Impossibilitato a partecipare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha conferito una medaglia all’Anmic.


Grazie all’impegno profuso lungo i suoi oltre sessant’anni di attività, l’Associazione ha promosso e contribuito, attraverso il continuo dialogo con le Istituzioni e le forze politiche, a conquistare molte delle leggi che attualmente tutelano i soggetti con disabilità e i loro familiari, nei diversi ambiti della vita.

“Dopo il Jobs act, il nostro Paese ha bisogno di un Social act”: è la proposta lanciata dal ministro del Lavoro Poletti, che ha parlato della necessità di “Dobbiamo costruire un disegno assistenziale unitario sul versante della salute e del sociale, un percorso complessivo, che stiamo cercando di costruire con riforme come quella del Terzo settore o sul ‘Dopo di noi’. Attraverso tali strumenti bisogna in futuro promuovere più opportunità per tutti”.

Accanto a Poletti, a rendere omaggio all’associazione che, prima in Italia, già dagli anni ’50 ha rivendicato i diritti delle persone con disabilità, c’era la ministra Lorenzin, anche lei con una sua proposta concreta: “I fondi destinati al sociale andrebbero vincolati, come è stato fatto per quelli destinati alla salute. In modo che non vengano distolti per altre esigenze delle Regioni”. Lorenzin ha quindi sottolineato come il ”secondo Patto per la Salute, che speriamo di fare il prossimo anno, deve essere puntato sulla continuità dell’assistenza socio-sanitaria, perché l’assistenza non deve passare solo dagli ospedali, altrimenti il sistema salta”.

Durante la mattinata di celebrazioni, aperta dal presidente nazionale Anmic Nazaro Pagano, sono state ripercorse, grazie alla proiezione di un filmato, le tappe più significative della storia dell’attività dell’associazione e, parallelamente, dell’avanzamento sociale del Paese. “La vostra associazione – ha dichiarato Poletti alla conclusione del filmato – ha ottenuto grandi risultati, questi sessant’anni sono un traguardo importante ma rappresentano per voi, come per noi del governo, anche una sfida: cioè quella di comprendere e interpretare negli anni a venire i grandi cambiamenti e le evoluzioni tecnologiche, per stare al passo con le nuove condizioni di disagio e immaginare sempre qualcosa di nuovo. In Italia abbiamo bisogno – ha concluso il ministro- di costruire un’idea generale della condizione sociale dei nostri cittadini, mettendo insieme e coordinando gli strumenti utili per costruire una società migliore, in grado di promuovere più opportunità per tutti”.