La storia della sezione di Parma dell’Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili) nasce nel 1956, anno della sua fondazione, subito dopo la costituzione dell’Associazione a livello nazionale. L’Anmic ha la tutela e la rappresentanza delle persone con disabilità, che supporta nei loro interessi morali e materiali. Opera senza fini di lucro per l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà e nel 1978 è stata riconosciuta Ente Morale dello Stato (D.P.R. 23/12/1978).
La sezione provinciale di Parma conta oltre 3 mila associati con disabilità fisica, sensoriale, intellettiva e relazionale e la sua attività di tutela e rappresentanza si estende a tutte le necessità della persona disabile e delle loro famiglie. Le persone vengono accompagnate e supportate dall’associazione nell’ottenimento dei propri diritti in merito al sostegno economico, al collocamento lavorativo, alle agevolazioni, all’assistenza sanitaria e, in generale, all’integrazione sociale, all’inclusione nella comunità, favorendo l’espressione delle abilità.
Anmic è da quasi 65 anni impegnata a promuovere, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, nonché in rete con altre realtà del terzo settore, azioni volte a garantire la dignità e la qualità della vita delle persone con disabilità, contro ogni forma di pregiudizio e discriminazione e secondo i principi della Costituzione. Anmic è attiva anche sul fronte della cultura della disabilità, attraverso campagne di comunicazione e sensibilizzazione.
La sezione di Parma da sempre partecipa attivamente anche alle manifestazioni a carattere nazionale per la conquista e la tutela dei diritti fondamentali delle persone con disabilità. Questo è lo spirito che informa il suo operato e che ha contribuito alla formazione dello Stato sociale italiano attraverso leggi di settore o dedicate che hanno dato dignità agli invalidi e alle persone con disabilità. Affinché la quotidianità sia una realtà accessibile a tutti e non solo a pochi.
Le principali tappe della storia dell’Anmic
28 marzo 1956 Fondazione Anmic
1961 Roma Prima marcia del dolore con cui migliaia di invalidi convenuti a Roma rivendicarono il diritto di uguaglianza e di riconoscimento della categoria
1962 Il Parlamento approva la legge 1539 che riconosce ufficialmente il diritto dell’Associazione di rappresentare gli invalidi civili
1964 Seconda marcia del dolore
1965 Il Parlamento con la legge 458 riconosce alla LANMIC la qualifica di Ente di diritto pubblico conferendo altresì la tutela giuridica della categoria.
1966 Si ottenne la legge 625 che disciplina l’erogazione delle provvidenze economiche e sanitarie in favore della categoria degli invalidi civili
1968 Terza marcia del dolore con uno storico sciopero della fame davanti al Parlamento durato 10 giorni
1971 Emanazione della legge 118 che disciplina le provvidenze sanitarie ed economiche in favore degli invalidi civili estensibili anche agli invalidi psichici in età evolutiva prevede altresì l’abbattimento delle barriere architettoniche.
1980 Approvazione di due leggi di grande rilievo storico: la legge n. 33 con il collegamento del reddito alla erogazione pensionistica – legge 18 sulla indennità di accompagnamento ai gravi
1995 Manifestazioni contro l’art. 5 della legge finanziaria, poi soppresso, che prevedeva il collegamento del reddito all’erogazione dell’indennità di accompagnamento
1997 Nasce la FAND, Federazione tra le Associazioni nazionali dei disabili composta da ANMIC, ANMIL, ENS, UIC, UNMS
2007 Il Governo Italiano ratifica la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità
2008 Si raccolgono firme per attivare una proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’ANMIC che equipari le pensioni degli invalidi civili alle pensioni minime.
2016 Si celebra, nella Sala della Regina di Montecitorio, il 60° anniversario della fondazione ANMIC.