11.10.2016 – E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto correttivo al Job Act che contiene un importante passo avanti per garantire il diritto al lavoro dei disabili: chi non assumerà la quota di disabili prevista dalla legge pagherà una multa più che doppia rispetto al passato. Il decreto recepisce una proposta, già avanzata lo scorso anno, della deputata parmigiana del Pd, Patrizia Maestri, che aveva raccolto le sollecitazioni di diverse associazioni di disabili, tra cui, in prima linea, c’è l’Anmic Parma.
Con questa norma, la sanzione amministrativa comminata alle aziende che evadono l’obbligo di assunzione è più che raddoppiata: passa da 62,77 euro a 152,20 euro, per ogni giorno lavorativo in cui il lavoratore con disabilità non viene occupato.
Prima di questa modifica, per l’imprenditore era più conveniente incorrere nella sanzione, mentre d’ora in poi sarà più conveniente assumere il lavoratore disabile. Inoltre, la stessa norma introduce una procedura di diffida per consentire alle imprese inadempienti di regolarizzare la propria posizione prima di incorrere nella sanzione.
Da parte di Alberto Mutti, presidente di Anmic Parma e vicepresidente nazionale, arrivano i ringraziamenti per il lavoro svolto dalla parlamentare: “La deputata Maestri ha recepito il problema e si è fatta carico di proporre questo fondamentale emendamento, che apre nuovi scenari di occupazione per i lavoratori disabili – osserva Mutti -. Il prossimo passo è proporre una nuova modifica per superare una stortura legislativa. Ad oggi, infatti, l’azienda può decidere di pagare per evitare l’assunzione di lavoratori disabili nel numero disposto dalla legge. E’ un paradosso: pagare per evitare l’esigibilità di un diritto, per renderlo vano, inutile. E’ come se qualcuno pagasse per aggirare l’art 1 della Costituzione italiana, per il quale “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”. Nessuno può pagare per negarlo.