17.03.2011 – Per Associazioni come la nostra, spiega il presidente Alberto Mutti – il Congresso rappresenta uno degli atti fondamentali della propria vita; un’occasione per fare un esame critico su come si è operato tracciando un bilancio dell’attività svolta e gettando nel contempo le basi per gli obiettivi che si intendono perseguire nel prossimo futuro.
Si tratta in altre parole di fare un consuntivo del lavoro svolto, delle modalità con cui si è operato e con quali forze; valutare i risultati raggiunti e analizzare quali siano stati i punti di forza e le debolezze dell’Associazione. Ovviamente si parlerà anche dei progetti per il futuro e della capacità dell’Anmic di elaborare la propria politica associativa.
Durante i lavori del congresso saranno dibattute diverse problematiche, di grande importanza e di stretta attualità, che riguardano il mondo della disabilità in tema di lavoro e pensioni, ma per la prima volta si parlerà anche di altre importanti tematiche come il tempo libero e lo sport.
Ma non solo, se mi chiedessero quale sia la cosa più importante per noi accaduta negli ultimi cinque anni, sottolinea il presidente Mutti , non avrei dubbi nel citare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
L’importanza della Convenzione, approvata dall’Onu il 13 dicembre del 2006 e recepita dal Parlamento italiano con la legge n. 18 del 3 marzo 2009, è stata subito evidente per l’Anmic di Parma che, prima associazione in Italia, la fece subito tradurre e poi ne curò la pubblicazione in collaborazione con Comune e Università.
Per la prima volta – conclude il presidente Mutti , le persone con disabilità possono vantare dei diritti. Nella Convenzione sono contenuti principi già previsti dai nostri Padri Costituenti, che vengono qui accentuati nella portata e nei significati grazie alla ricerca e alla capacità di valutare più è approfonditamente le problematiche che riguardano gli invalidi soprattutto in tema di evoluzione del concetto di disabilità e di inclusione del disabile nella società.
Tra i temi che saranno trattati durante il Congresso spicca senza dubbio anche il problema dei falsi invalidi e dei rapporti con l’Inps. I rapporti con l’ente previdenziale non sono certo iniziati nel modo migliore, visto che l’art.20 della legge 102 del 2009, norma che ha trasferito le competenze in materia dall’Ausl all’Inps, reca il titolo “Contrasto alle frodi in materia di invalidità civile”.
Un approccio discutibile, che lasciava intravedere un futuro nefasto per alcuni disabili. Del problema dei ”Falsi invalidi” si parla ormai da vent’anni, spiega il presidente dell’Anmic di Parma Alberto Mutti, e la nostra associazione da sempre si batte perchè vengano riconosciuti e tutelati i diritti degli invalidi e si batte con fermezza perchè termini la creazione di falsi invalidi.
Uso il termine creare perchè chiaro che i falsi invalidi non nascono da soli ma loro truffa, perpetrata ai danni della collettività ce soprattutto ai danni dei veri invalidi, si avvale della compiacenza di medici, sostenuti magari dalla complicità di politici o dirigenti o funzionari amministrativi che falsificano o costruiscono dal nulla falsi verbali di visite mediche collegiali.
Questi truffatori rubano i posti di lavoro, i posti auto e le risorse economiche che potrebbero essere impiegate dallo Stato per elevare l’importo, oggi assolutamente inadeguato, delle pensioni e delle indennità; recependo così la proposta di legge di iniziativa popolare che l’Anmic ha lanciato nel 2008.
Detto dei falsi invalidi e rimarcata la propria netta posizione di condanna, l’Anmic chiede che vanga fatta chiarezza e che vengano applicate con grande professionalità e diligenza le disposizioni finora emanate , conclude il presidente Mutti.
Non vorremmo che le visite di revisione andassero invece a colpire i veri invalidi, come  purtroppo è già accaduto e sta accadendo. Ricordo i cinque ricorsi su cinque vinti dai nostri associati contro l’Inps che aveva levato loro le provvidenze economiche; ricorsi che portano a chiedersi quali siano stati i criteri applicati dall’Inps per le verifiche, di fatto poi sconfessati dal Giudice al confronto con quelli fissati per legge.
Di questo e di molti altri temi si parlerà durante il Congresso Provinciale del 26 marzo, cui sono invitati ovviamente tutti gli associati e i loro familiari ma anche tutti i cittadini che volessero partecipare.