La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 in Emilia-Romagna fa un altro passo avanti, coinvolgendo due nuove importanti categorie di cittadini. Si tratta delle persone di età compresa tra i 75 e i 79 anni, che potranno iniziare a prenotarsi a partire da lunedì 15 marzo, e di coloro che rientrano nella categoria degli “estremamente vulnerabili”, così definita a livello nazionale in relazione a determinate problematiche di salute, dalle malattie respiratorie e cardiocircolatorie a quelle autoimmuni, passando per patologie oncologiche e trapianti. in particolare, è stata aggiunta anche la categoria “Disabili gravi”, cioè le persone con disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica) definite disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3, comma 3 e familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto.
Mentre i primi dovranno prenotarsi, i secondi saranno invece presi direttamente in carico dalle Aziende sanitarie di riferimento, che provvederanno a contattare i pazienti a mano a mano che arriveranno i vaccini.
Le persone tra i 75 e i 79 anni
Le persone tra i 75 e i 79 anni (circa 210mila persone, in tutta la regione) potranno prenotare da lunedì 15 marzo secondo i canali già noti. Dunque, recandosi agli sportelli dei Centri Unici di Prenotazione (Cup), o nelle farmacie che effettuano prenotazioni Cup; online attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), l’App ER Salute, il CupWeb; oppure telefonando ai numeri previsti nella Usl di appartenenza per la prenotazione telefonica.
All’atto della prenotazione, al cittadino saranno comunicati la data, il luogo dove recarsi e tutte le ulteriori informazioni necessarie. Nel caso in cui si sia impossibilitati ad essere trasportati per effettuare la vaccinazione, ci si può rivolgere direttamente alla propria Azienda Usl. Per prenotarsi non serve la prescrizione medica: bastano i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – o, in alternativa, il codice fiscale.
LE PERSONE “ESTREMAMENTE VULNERABILI”
Le persone “estremamente vulnerabili”, indipendentemente dall’età, saranno contattate e prese in carico direttamente dalle Aziende sanitarie di riferimento, e quindi non dovranno prenotare.
Gli appartenenti a questa categoria sono stati individuati dal Comitato scientifico nazionale (Cts) attraverso un confronto con società scientifiche di riferimento. Ne fanno parte persone con particolari fragilità dovute a specifiche patologie valutate come particolarmente critiche, poiché correlate al tasso di letalità associata a Covid-19 per danno d’organo preesistente o compromessa capacità di risposta immunitaria all’infezione da SARS-CoV-2. Si tratta, nello specifico, di:
– malattie respiratorie (Fibrosi polmonare idiopatica; altre patologie che necessitino di
ossigenoterapia);
– malattie cardiocircolatorie (scompenso cardiaco in classe avanzata – IV NYHA; pazienti post
shock cardiogeno);
– condizioni neurologiche e disabilità fisica, sensoriale, intellettiva, psichica (definite disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art. 3, comma 3 e familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto.);
– diabete/altre endocrinopatie severe quali ad esempio mordo di Addison (soggetti over 18
con diabete giovanile, diabete di tipo 2 e necessitano di almeno 2 farmaci ipoglicemizzanti
orali o che hanno sviluppato una vasculopatia periferica con indice di Fontaine maggiore o
uguale a 3);
– fibrosi cistica (pazienti da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni
respiratorie tipiche della patologia di base);
– insufficienza renale/patologia renale (Pazienti sottoposti a dialisi);
– malattie autoimmuni – immunodeficienze primitive (grave compromissione polmonare o
marcata immunodeficienza e conviventi; immunodepressione secondaria a trattamento
terapeutico e conviventi);
– malattia epatica (pazienti con diagnosi di cirrosi epatica);
– malattie cerebrovascolari (evento ischemico-emorragico cerebrale che abbia compromesso
l’autonomia neurologica e cognitiva del paziente affetto. Persone che hanno subito uno
“stroke” nel 2020 e per già anni precedenti con ranking maggiore o uguale a 3);
– patologia oncologica e emoglobinopatie (pazienti onco-ematologici in trattamento con
farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle
cure e conviventi. Genitori di pazienti sotto i 16 anni di età. Pazienti affetti da talassemia);
– sindrome di Down (tutti i pazienti con sindrome di Down in ragione della loro parziale
competenza immunologica e della assai frequente presenza di cardiopatie congenite sono
da ritenersi fragili);
– trapianto di organo solido: persone in lista di attesa e sottoposte a trapianto emopoietico
dopo 3 mesi dal trapianto ed entro 1 anno dalla procedura (trapianto di organo solido o
emopoietico al di fuori delle tempistiche specificate, che abbiano sviluppato una malattia
del trapianto contro l’ospite cronica in terapia immunosoppressiva e conviventi);
– grave obesità
Per scaricare la lista delle patologie clicca qui
Sono un malato “vulnerabile” plurioncologico in terapia che ha ricevuto la prima dose di vaccino. Tuttavia, nonostante le precise disposizioni in materia, la AUSL di Parma non si è ancora organizzata per i conviventi, per i quali non si sa nulla al riguardo, mentre altre aziende sanitarie, sia in Italia che in Regione Emilia-Romagna, hanno già avviato la vaccinazione di questa importante categoria.
Chiedo se potete come Associazione di Parma che ha interesse al riguardo far autorevolmente pervenire una sollecitazione alla AUSL di Parma.
Grazie
Gentilissimo,
la questione che riguarda la vaccinazinoe dei caregiver è praticamente quotidianamente portata all’attenzione dell’Ausl, perché la riteniamo una priorità. In attesa che Ausl si adegui, per fare sì che gli assistenti famigliari e professionali vengano vaccinati, la informo che a breve, grazie a 14 medici di categoria Anmic, che si sono offerti volontariamente, sarà aperto a breve un punto vaccinale organizzato da Anmic e Assistenza Pubblica, per far fronte alla vaccinazione delle persone con disabilità e fragilità, nonché la vaccinazione a domicilio, grazie alla collaborazione dell’associazione Medex-Medical Experience. Un lavoro enorme per una associazione, ma riteniamo doveroso mettersi a disposizione per aiutare la comunità. E le garantiamo che ad ogni incontro con Ausl, ricordiamo la necessità di vaccinare i caregiver.
Cordiali saluti
Anmic Parma
buongiorno, sono residente nel comune di Bologna e assisto mio padre malato di Halzaimer a Napoli, beneficiando della l.104 (3 giorni consecutivi al mese a causa della distanza > 200Km). E’ da oltre un anno che non presto più assistenza in quanto, a causa del mio lavoro che mi obbliga ad avere contatti frequenti con le persone, temo di poter essere veicolo di contagio. Ad oggi nessuno sa dirmi se posso godere di qualche priorità a riguardo. il mio medico sostiene che i vaccini mancano e quindi dovrò aspettare il mio turno. Domanda: La Il sistema Sanitario della Mia Regione è a conoscenza della mia esigenza?
Grazie
Buongiorno,
ogni distretto Ausl ha determinate operatività e non sappiamo come funziona a Bologna.
Come Anmic Parma ci occupiamo soltanto del territorio di Parma e provincia.
Cordiali saluti
Sono persona considerata”fragile” per patologia( risiedo a Parma) Sono stato avvisato per il giorno della mia vaccinazione e fin qui tutto bene
Mia moglie è il mio caregiver mi aiuta in tutto ma ancora non è vaccinata e se le succede qualcosa io sono in grave difficoltà.
Ho trovato un documento del servizio sanitario dell’Emilia Romagna che consiste in un autocertificazione con cui una persona si dichiara caregiver anche di persona fragile . Chiedo questo gli da diritto ad essere vaccinato con me.
Buongiorno,
il nostro consiglio è di segnalare la situazione al suo medico di famiglia in attesa che inizino a vaccinare i caregiver, come chiediamo da tempo.