Disabilità e Lavoro Dl Fisco: La notizia è di qualche ora ma nella rete associativa ANMIC vi è grande soddisfazione per aver rimediato ad un vero e proprio sopruso.

Il Ministro del Lavoro Andrea Orlando in sede di conversione del decreto fiscale ha proposto un emendamento per il ripristino del riconoscimento dell’assegno di invalidità alle persone con disabilità anche se svolgono attività lavorativa, e che soddisfano i requisiti di reddito e di percentuale di invalidità indicati nella normativa vigente.

Il Presidente Nazionale ANMIC Pagano accoglie con grande soddisfazione questa notizia: “Il messaggio Inps che avrebbe impedito alle persone con disabilità che svolgono un’attività lavorativa anche precaria di accedere al beneficio dell’assegno di invalidità è stata una questione che ci ha preoccupato moltissimo in questi giorni.”

“Ringrazio il Ministro per la disabilità Erika Stefani – sottolinea il prof. Nazaro Pagano – con la quale abbiamo dialogato fin dalle primissime ore successive alla diffusione del messaggio Inps e che ha inteso interessare sulla questione il Ministro del Lavoro Andrea Orlando che ringrazio per la sollecitudine con la quale è intervenuto.”

Soddisfazione anche da parte di Anmic Parma, con il suo presidente Walter Antonini che dice: “Si è dimostrata la forza della nostra associazione, che fa da guardia quando si verifica qualche sopruso, come in questo caso. Non ci fossimo stati noi, a livello nazionale, sarebbe passato tutto sotto silenzio, probabilmente”.

Un risultato significativo raggiunto nel giorno in cui il Consiglio dei Ministri ha approvato la legge delega sulla disabilità che apre nuove prospettive per i cittadini con disabilità e attraverso la quale si potrà meglio individuare e promuovere una vita pienamente indipendente e inclusiva

Il ripristino dell’assegno di invalidità anche per coloro che svolgono attività lavorativa ma che rientrano nei limiti di reddito previsti dall’attuale normativa è un risultato importante, significativo, ma il Presidente Nazionale ANMIC Pagano sottolinea che non si tratta di una vittoria: “Riteniamo di aver determinato un’azione di giustizia sociale rispetto alle moltitudine di persone che attraverso un lavoro seppure parziale, seppur precario, partecipa alla vita produttiva della nazione, ma la nostra determinazione e il nostro impegno continuerà affinché vi sia una vera inclusione sociale, senza dimenticare gli aumenti delle pensioni d’invalidità”.