Domenica 23 Ottobre, alle ore 16, all’Auditorium del Carmine di Parma si terrà il concerto “Gabbiani, Amabilmente Diversi”, realizzato dal Laboratorio multi-esperienziale e ludico-culturale “Qui Ed Ora”, di Facca di Cittadella, in provincia di Padova, accompagnati sul palco dai Bermuda Acoustic Trio.
Il concerto, che è l’occasione per la presentazione del cofanetto ufficiale della band composta da una ventina di giovani con disabilità, fisica e intellettiva relazionale, è il coronamento di un percorso e di un ambizioso progetto durato diversi anni. E domenica 23 ottobre questo percorso fa tappa a Parma, grazie all’interessamento personale di Marco Dinatale, che ha organizzato l’intera ospitalità, la collaborazione dei ragazzi della FQS Srl, e la promozione dell’Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), il patrocinio del Comune di Parma e la diponibilità del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma che ha messo a disposizione l’Auditorium.
Il concerto, con ingresso a offerta e fino a esaurimento posti, ha finalità benefiche: l’intero incasso infatti andrà a sostegno dell’attività dei Gabbiani e dei progetti di inclusione sociale per le persone con disabilità dell’Anmic.
In questa prestigiosa cornice, si esibiranno i musicisti con abilità diverse, guidati da Giorgio Buttazzo, che iniziò ventidue anni fa questa avventura, quando era autore, arrangiatore e produttore di Pierangelo Bertoli. Oggi il “Laboratorio Gabbiani”, fortemente voluto e promosso da Monica Berno, educatrice professionale, e Roberto Reffo, industriale di Cittadella sensibile al sociale e principale sponsor di quest’attività, è una realtà consolidata, annualmente in tour in Italia. Partiti inizialmente con otto ragazze e ragazzi con disabilità che timidamente raccontavano ognuno la propria storia, oggi la band, al completo, conta trentanove componenti. E non si tratta soltanto di scrivere e registrare canzoni. Dal punto di vista umano, terapeutico e inclusivo i risultati hanno superato ogni aspettativa: quei ragazzi che timidamente si erano raccontati, mettendo in discussione anni di “chiusura” verso il mondo esterno, si erano ormai proiettati in esso utilizzando proprio questo nuovo linguaggio, questo straordinario mezzo di comunicazione che è la musica.
La sicurezza che si prova ricevendo un applauso, la conferma di essere “accettati” da un pubblico cantando le proprie storie, mettendosi in gioco su un palcoscenico, ha arricchito la propria autostima e fatto breccia sia nella consapevolezza dell’ “Io” di ognuno di loro, sia in quella del pubblico.Il risultato è uno show fatto di storie profonde, belle canzoni, interpretazioni uniche e un coinvolgimento emotivo raro.

Per informazioni: segreteria organizzativa 392 4981542