13.02.2012 – Gradini, porte troppo strette, pendenze eccessive: veri e propri ostacoli per chi ha disabilità, dettagli quasi invisibili per le persone cosiddette “normali”. È per prendere consapevolezza della situazione dell’accessibilità nel Parmense e trovare possibili soluzioni che la Provincia insieme a Anmic ha promosso “Liberaccesso”, il progetto che ha l’obiettivo di monitorare le barriere architettoniche presenti nelle istituzioni e in alcuni servizi essenziali del territorio. Una ricerca, sostenuta da Fondazione Cariparma, che permetterà di avere una sorta di mappa dell’accessibilità di diverse realtà del territorio: dalle sedi dei Comuni alle scuole, dai servizi sanitari agli uffici postali, alle fermate dell’autobus.
“L’accessibilità è un diritto esigibile da tutti: tutti infatti devono poter accedere senza ostacoli ai luoghi della vita pubblica e sociale – ha detto l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani, presentando il progetto questa mattina in Provincia -. Nonostante Parma sia una realtà che da tempo ha un impegno oggettivo su queste tematiche, grazie anche al lavoro di tante associazioni, ci sono ancora alcuni problemi da risolvere: ecco perché abbiamo deciso di fare il punto della situazione con questo lavoro di osservazione e ricerca. Un percorso che produrrà riflessioni e grazie al quale potremo trovare anche soluzioni”.
Una mappatura dunque fondamentale per prendere consapevolezza dei problemi che ancora esistono e stimolare interventi che siano in grado di superarli. L’inaccessibilità, per quanto riguarda soprattutto gli edifici pubblici, i sistemi di trasporto e i servizi educativi, sociali e sanitari, costituisce una vera e propria forma di discriminazione: limitando l’accesso, si limita infatti la libertà e l’autonomia delle persone con problemi motori o sensoriali.
“Nella nostra provincia abbiamo fatto tanti passi avanti in tema di accessibilità e la situazione complessiva è abbastanza soddisfacente, anche se rimangono alcune criticità – ha osservato il presidente di Anmic Alberto Mutti -. Alla fine della ricerca riusciremo ad avere una fotografia della nostra realtà, utile anche per dare suggerimenti alle amministrazioni locali e valutare possibili interventi”.
In particolare, Liberaccesso consente di monitorare l’accessibilità delle sedi dei Comuni del Parmense e anche di diversi Enti territoriali, come le caserme dei Carabinieri, i musei nazionali e gli uffici del Registro, grazie alla collaborazione con la Prefettura di Parma che ha il coordinamento della Conferenza territoriale. In queste sedi si andrà a testare l’accessibilità della struttura dall’esterno e di tutti gli spazi interni, che dovranno risultare fruibili non solo dai cittadini ma anche dai dipendenti con disabilità. “La Prefettura si impegnerà a fare la stessa rilevazione già iniziata nei Comuni anche negli uffici pubblici – ha affermato Fernanda Canfora vicecapo di Gabinetto della Prefettura di Parma -. Grazie a questo monitoraggio potremo renderci conto di come è realmente la situazione e cercare di intervenire dove si presentano problemi”.
Sarà inoltre monitorata l’accessibilità delle scuole pubbliche e paritarie, intesa sia come accessibilità esterno – interno, che come possibilità di fruire degli spazi in cui si articola la vita scolastica (aule, laboratori, servizi igienici, segreteria, cortili e parcheggi). E ancora, si andrà a monitorare l’esistenza di segnaletica braille e in formati facilmente leggibili, e la presenza di forme di assistenza e sostegno in grado di assicurare l’accesso dove non è possibile autonomamente.
La ricerca e il monitoraggio, coordinati dalla Provincia insieme a Anmic, sono effettuati da quattro tecnici, supervisionati da Bernardo Degiovanni, esperto sulle tematiche dell’accessibilità e mobilità. Il monitoraggio delle sedi municipali, iniziato il mese scorso, è effettuato direttamente dai ricercatori, gli altri servizi verranno invece censiti tramite l’auto compilazione di una scheda di rilevazione. “Le schede di rilevazione sono state studiate in modo da poter raccogliere tutte le possibili problematiche in tema di accessibilità, anche per quanto riguarda ad esempio l’assenza di segnaletica”, ha spiegato Bernardo Degiovanni.
La predisposizione dei report di sintesi delle schede di rilevazione e del report di sintesi provinciale è previsto per giugno 2012.
Il Gruppo di progetto, che sovrintende all’andamento complessivo della ricerca, è costituito da rappresentanti di Provincia, Prefettura, dei Distretti socio sanitari (Parma, Fidenza, Langhirano, Valli Taro e Ceno), e di quattro associazioni che si occupano di disabilità: Anmic, Unione italiana Ciechi (Uic), Associazione lotta alle barriere architettoniche (Alba) e Centro regionale Informazione Benessere Ambientale (Criba).