14.04.2012 – Come la sezione di Parma dell’Anmic ha fatto nei giorni precedenti, anche l’Associazione nazionale ha scritto una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Monistri prof. Mario Monti, al Ministro del Lavoro e Politiche Sociali prof.ssa Elsa Fornero e ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati per chiedere una decurtazione dell’IMU sulla prima casa per le famiglie con persone disabili gravi. Una seconda lettera è invece indirizzata al presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) affinchè solleciti i Comuni a creare un regime di esenzione delle addizionali di competenza in favore delle famiglie interessate.
Di seguito il testo della missiva indirizzata al Presidente del Consiglio dei Monistri prof. Mario Monti, al Ministro del Lavoro e Politiche Sociali prof.ssa Elsa Fornero e ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati:
Oggetto: Decreto semplificazioni tributarie – modifiche IMU abitazione principale famiglie con persone disabili gravi.
Il decreto semplificazioni tributarie n. 16/2012, che è attualmente all’esame della Commissione finanze della Camera dei Deputati, risulta interessato da numerosi emendamenti tra i quali alcuni riguardano correttivi all’IMU in presenza di particolari situazioni di disagio economico e familiare.
Questa Associazione che ha, per legge, la tutela e la rappresentanza delle persone disabili ritiene opportuno richiamare l’attenzione delle SS.LL. su alcune questioni che meritano risposte adeguate e cioè modifiche normative dirette a garantire una maggiore equità sociale.
Innanzitutto, una particolare attenzione deve essere rivolta alle famiglie che hanno al loro interno parenti o affini portatori di handicap grave.
Per tali situazioni si ritiene opportuno prevedere una riduzione sostanziale (50%) dell’IMU sull’abitazione principale, estendendo il contenuto dell’ordine del giorno approvato dalla Camera dei Deputati in data 12 marzo 2012, che faceva riferimento alle sole famiglie con figli disabili gravi non autosufficienti.
Un regime di parziale esenzione dovrebbe essere previsto con riferimento anche alle abitazioni concesse in usufrutto a figli o parenti disabili gravi.
Un ultimo aspetto riguarda le abitazioni principali delle persone anziane ricoverate in case di riposo che, secondo le disposizioni vigenti, dovranno pagare l’IMU come se la propria residenza lasciata vuota fosse diventata una seconda casa.
Questi sono solo alcuni degli aspetti che si è ritenuto di dover evidenziare, in modo da favorire l’adozione di correttivi che garantiscano una equità sostanziale laddove la disabilità grave è già forviera di oneri economici notevoli per le famiglie.
Distinti saluti.
Roma, 12 aprile 2012
IL PRESIDENTE NAZIONALE
Giovanni Pagano
Di seguito il testo della missiva indirizzata al presidente dell’ANCI dott. Graziano Delrio
OGGETTO: IMU – Addizionale comunale – Famiglie con portatori di handicap gravi
Entro il 30 settembre 2012 i Comuni italiani dovranno deliberare l’istituzione dell’addizionale IMu rispetto alle aliquote ordinarie stabilite dalla normativa nazionale.
L’imposta, di per sé gravosa per le famiglie italiane, finisce col colpire maggiormente quelle che hanno al loro interno persone affette da disabilità grave già alle prese con oneri economici notevoli per garantire al congiunto una esistenza il più possibile normale.
Conseguentemente, si chiede che l’ANCI emani direttive ai Comuni associati volte a favorire la creazione di un regime di esenzione dalle eventuali addizionali deliberate con riguardo alle abitazioni principali delle famiglie che hanno all’interno del loro nucleo persone, minori e non, legate da vincoli di parentela o affinità, in situazione di handicap grave ai sensi della legge n. 104/92.
Si tratta di previsioni che certamente andranno nella direzione oltrechè di una maggiore equità fiscale anche di una maggiore giustizia sociale.
In attesa di un riscontro e meglio di un auspicabile incontro, Le invio distinti saluti.
Cordiali saluti.
IL PRESIDENTE NAZIONALE
Giovanni Pagano