02.10.12  – Questa settimana all’interno del Blog dell’Anmic vorrei parlarvi di quanto è emerso dalla riunione delleAssociazioni regionali di Anffas Onlus che si tiene annualmente, che quest’anno si è tenuta a Roma il 27 di Settembre e dalla quale appunto emerge una situazione ai limiti del collasso sia per quanto riguarda il rispetto dei diritti delle persone con disabilità sia per quanto riguarda le loro famiglie, perchè con la Spending Review si sono tagliati vari aiuti e agevolazioni alle persone con disabilità privilegiando il risparmio invece dei diritti dei cittadini, e questa a mio parere è una cosa davvero indecente per uno Stato come l’Italia. A questo proposito anche Roberto Speziale che è il presidente nazionale di Anffas Onlus afferma con forza che:  “la nostra Repubblica si prenda carico della tutela dei diritti di tutti cittadini, come scritto nella Costituzione senza però mai arrendersi e sempre pronti a lottare”. Prosegue dicendo inoltre che : “Nonostante la legislazione italiana sia considerata la più avanzata in tema di diritti delle persone con disabilità”,  continua il presidente di Anffas Onlus “il contesto in cui stiamo vivendo dimostra esattamente il contrario, con l’assenza totale di risorse come il Fondo per le politiche sociali ed il Fondo per la Non Autosufficienza e con campagne che si nutrono ed alimentano un contesto culturale pericoloso e che causano solo ulteriori discriminazioni verso le persone con disabilità, e che oggi sono in discussione non solo i servizi destinati alla disabilità ma la stessa dignità, esistenza e diritti di chi ha una disabilità, a prescindere da quale essa sia: è quindi in atto un processo di involuzione del sistema che deve essere arrestato ed è per questo che Anffas Onlus ha deciso di lottare per tutte le persone con disabilità e per le loro famiglie, con l’obiettivo di riaffermare la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità non come simbolo ma come Legge dello Stato quale effettivamente è”. “Anffas non è contraria ad una razionalizzazione delle spese”, conclude Roberto Speziale “ma questo non può portare ad una monetizzazione del bisogno ed alla cancellazione totale dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.

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