15.11.2018 – Il nostro Alberto Mutti, vicepresidente nazionale di Anmic e presidente della sezione di Parma dal 1982 al 2018, ha ricevuto il Premio San Martino 2018 della Casa della Giovane.
Durante la cerimonia di ieri, aperta dalla preghiera di Don Giuseppe Mattioli, che ha visto consegnare dei riconoscimenti anche a Bruno Di Mari (Questura di Parma) e Mariarita Cerri (Università di Parma), la presidentessa della Casa della Giovane, Anna Maria Baiocchi, ha motivato i riconoscimenti in questo modo: “Premiamo chi fa volontariato nel quotidiano, un volontariato libero, gratuito, magari senza gesti eclatanti, ma in una dimensione normale. Queste persone sono dotate di grande generosità e sono testimoni molto credibili“.
Mutti ha voluto sottolineare i punti in comune tra l’attività della Casa della Giovane e l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili: “Accoglienza, non lasciare indietro nessuno e non avere spazi speciali. Noi, come la Casa della Giovane, che mi piace chiamare casa dell’accoglienza, non vogliamo cose speciali, ma cose normali. Le persone non rappresentano mai dei problemi, al massimo delle risorse da valorizzare e da promuovere. Mi piace inoltre la declinazione che si fa in questi spazi della parola ascolto: le persone, prima di tutto, desiderano essere ascoltate, anche se non hanno magari nulla da chiedere. Tutti questi aspetti ci accomunano e creano sintonia tra le due associazioni. Entrambi infatti, quando riusciamo a risolvere un problema, anche se magari con fatica, proviamo grande gioia“.