11.01.2014 – Riportiamo di seguito un comunicato stampa del Comune di Parma sul problema delle Borse Lavoro, che dal 2014, per effetto della riforma Fornero, non sono più applicabili:
Il Comune di Parma, fra i vari interventi di natura assistenziale che eroga, da diversi anni è impegnato nella promozione ed attivazione di percorsi di inserimento socio riabilitativo a favore di persone disabili, meglio noti come  “Borse Lavoro socio-terapeutiche”.
La legge Fornero ha escluso che possa essere mantenuta questa forma di occupazione, lasciando spazio solo a “tirocini formativi”, che per loro natura non danno agli interessati le stesse garanzie in termini di continuità dell’attività lavorativa e prevedono un numero di ore prefissato, quindi più ridotto per coloro che fanno il tempo pieno.
La Regione si è adeguata alla nuova normativa, apportando integrazioni a quella precedente (che aveva dato buoni risultati), con la legge regionale n. 7 del 2013.
L’entrata in vigore di tale normativa, delle delibere regionali attuative, nonché le ulteriori ed imminenti modifiche annunciate per gennaio, definiscono un diverso quadro normativo di riferimento, che prevede  la trasformazione delle borse lavoro, appunto in tirocini formativi.
Per il Comune di Parma, le borse lavoro in atto sono 180 soltanto per il settore disabili. A queste vanno aggiunti gli inserimenti lavorativi di altre categorie svantaggiate (carcerati, persone in cura al Sert, rifugiati politici).
Tutte queste persone oggi percepiscono  compensi sotto forma di contributi quantificati fra i 200 e i 400 euro, a seconda delle ore in cui sono impegnate.
Comprensibile, dunque, che la questione della trasformazione di posizione lavorativa abbia creato un certo allarme fra gli interessati e i loro famigliari.
Il Comune sta attuando quanto previsto dalla nuova normativa, ma si sta impegnando per fare in modo che i percorsi che già erano  attivi nel 2013 non subiscano interruzioni.

“L’amministrazione comunale – fa sapere l’assessore al Wefare Laura Rossi –  sta procedendo con la trasformazione delle borse lavoro in tirocini formativi, ma lo fa cercando di dare continuità  ai percorsi in essere e già avviati nel 2013. Poiché  sappiamo quanto e’ importante per tutti, non interrompere l’ inserimento in contesto lavorativo stiamo cercando di fare tutti gli sforzi possibili per garantire alle persone di proseguire in continuità  trasformando le modalità  nel rispetto della nuova normativa cui siamo obbligati ad adeguarci. É nostro dovere rispettare le norme – conclude l’assessore Rossi –  ma anche tutelare le persone più fragili e le aziende che le ospitano. Dal punto di vista politico siamo pronti ad un battaglia più complessiva per modificare la normativa regionale e nazionale poiché le borse lavoro sono uno strumento socio-assistenziale, hanno un loro senso e significato e non sono sostituibili totalmente con i tirocini formativi.”
Intanto, in questa fase, il Comune sta lavorando per risolvere caso per caso i problemi posti dalla nuova normativa, e fra qualche tempo si saprà in che misura si riuscirà a tutelare integralmente le persone inserite.