22.05.2013 -Sfiorano i 130mila euro le risorse stanziate dalla Provincia, attraverso il Fondo regionale disabili, per il trasporto casa-lavoro delle persone con disabilità: risorse che rappresentano un’ulteriore testimonianza dell’attività dell’ente di piazza della Pace per l’inserimento lavorativo dei disabili, nel quadro di un ampio impegno per la coesione sociale e l’inclusione di tutte le fasce della popolazione nel mondo del lavoro.
I finanziamenti messi a disposizione dalla Provincia sono destinati al rimborso delle spese sostenute per il trasporto verso i e dai luoghi di lavoro di disabili che (nell’ambito di progetti di inserimento effettuati ai sensi della legge 68/99, che riserva alle persone disabili un certo numero di posti nelle aziende pubbliche e private e che ha introdotto il “collocamento mirato”) manifestino particolari difficoltà nel recarsi sul luogo di lavoro con mezzi propri o con i normali mezzi di trasporto pubblico.
“Ci sono tanti disabili per i quali, oltre a tutte le difficoltà che incontrano per la ricerca di un’occupazione, c’è una difficoltà in più: quella a raggiungere il luogo di lavoro in modo autonomo. Si tratta di un vincolo molto forte, perché a volte le disponibilità di lavoro non sono accanto a casa ma richiedono spostamenti, mobilità. Su questo noi investiamo una somma cospicua, attraverso il Fondo regionale disabili, mettendo a disposizione questi contributi”, ha detto nella conferenza stampa di oggi in piazza della Pace l’assessore alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro della Provincia, Manuela Amoretti, affiancata dal responsabile del Servizio inserimento lavorativo disabili (Sild) Marco Melegari.
Sono ammessi agli incentivi i lavoratori disabili con deficit psichico, cognitivo, sensoriale, indipendentemente dalla percentuale di invalidità, o i lavoratori con disabilità fisica di tipo grave superiore al 79%, in fase di assunzione o inseriti al lavoro ai sensi della L. 68/99, con contratti a tempo indeterminato o tempo determinato.
Sono inoltre ammessi agli incentivi alcuni soggetti che sostengono in modo continuativo, per conto dei lavoratori disabili, le spese private per il trasporto casa-lavoro, e cioè: datore di lavoro; parenti e affini della persona disabile; associazioni di volontariato; colleghi di lavoro.
“È un modo per dare una mano alle persone disabili a trovare un lavoro, e a mantenerlo, ma anche per incoraggiare forme di solidarietà fra le persone – ha osservato l’assessore Amoretti – e crediamo che anche questo sia un aspetto importante e da sottolineare”.
Potranno essere rimborsate esclusivamente le spese sostenute per il trasporto casa-lavoro effettuato a partire dal 30 giugno 2012. Il massimo per ogni contributo è di 2mila euro. Le domande saranno sottoposte a un apposito nucleo di valutazione interno al Servizio inserimento lavorativo disabili (Sild) della Provincia, che accanto alla documentazione presentata esaminerà anche eventuale altra documentazione proveniente dai servizi sociali territoriali. Le richieste ritenute ammissibili saranno evase secondo l’ordine cronologico di presentazione.
Le risorse dovranno essere utilizzate esclusivamente per la copertura dei costi privati sostenuti per il raggiungimento del posto di lavoro. In questo è compresa anche la messa a punto di ogni iniziativa utile al raggiungimento dell’autonomia negli spostamenti casa-lavoro della persona con disabilità: ad esempio, modifiche dell’autovettura per l’utilizzo da parte del disabile, purché non già finanziate da altri enti, rimborso delle spese private di colleghi di lavoro, car-sharing, spese sostenute per conseguire la patente e così via.
2012: il bilancio del Sild della Provincia
Positivo il bilancio di un anno di attività del Sild, il Servizio di inserimento lavorativo disabili della Provincia. Nel 2012 gli avviamenti al lavoro effettuati dal Sild sono stati 342, di cui 82 a tempo indeterminato. Il Sild ha inoltre attivato direttamente o attraverso enti di formazione 122 tirocini formativi. Nel complesso il servizio ha effettuato 1475 colloqui individuali di presa in carico e consulenza orientativa (oltre a 274 colloqui di ricerca attiva del lavoro di gruppo) e 1597 colloqui di altro genere (ad es. colloqui di selezione, accompagnamento al lavoro, disponibilità a tirocini o a corsi di formazione, tutoraggio, ecc).
Nel 2012 sono state anche condotte 52 visite dedicate all’analisi ambientale del posto di lavoro per le nuove aziende soggette agli obblighi imposti dalla legge 68.
Al 31 dicembre 2012 gli iscritti al Sild disponibili (persone che hanno chiesto di
essere supportate nella ricerca di lavoro attraverso i servizi attivi per il lavoro e che stanno preparandosi all’ingresso nel mondo del lavoro attraverso l’utilizzo dei diversi servizi) sono 3367 (il 48% donne).
Ben 445 i nuovi iscritti nel corso del 2012: un dato senz’altro significativo e in progressivo aumento (così come gli iscritti), anche in relazione agli effetti della crisi economica sul nostro territorio; tra questi nuovi soggetti la componente femminile è del 44%.
“Il 2012 è stato un anno difficile per il lavoro a Parma, e tuttavia il Sild è riuscito a inserire al lavoro 342 persone, di cui 82 a tempo indeterminato”, ha commentato Manuela Amoretti, che ha aggiunto: “Ad oggi gli iscritti al Sild che sono disponibili al lavoro sono tanti: una grande platea per la quale bisogna lavorare, per darle risposte. Una platea che cresce, perché bisogna considerare il flusso costante di nuovi iscritti con il quale tutti gli anni si fanno i conti”.