03.12.2011 – Quattro premi e quattro menzioni speciali su un totale di 44 candidature, 103 persone disabili coinvolte in percorsi di inserimento lavorativo con diversi strumenti di integrazione occupazionale (assunzioni, tirocini, borse lavoro e altro). Sono i numeri della seconda edizione del Premio qualità sociale d’impresa “Luisa Sassi”, istituito dalla Provincia di Parma per dare un riconoscimento alle realtà imprenditoriali e sociali del territorio che si sono distinte nell’inserimento lavorativo delle persone disabili andando oltre gli obblighi di legge. Numeri di tutto rispetto: 44 candidature presentate testimoniano che tante imprese del nostro territorio sono andate al di là degli obblighi di assunzione previsti della Legge 68/99, producendo esperienze concrete nell’inserimento lavorativo delle persone disabili e quindi nell’inclusione sociale. I riconoscimenti sono stati consegnati oggi in Provincia, in occasione della Giornata internazionale dedicata alle persone disabili.

“Questo premio ha un significato importante – ha detto in apertura il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli – innanzitutto per i valori che contiene: perché dimostra che Parma continua a mantenere una sua caratteristica fondamentale. Da qui, da Parma nacque la spinta che portò al riconoscimento del diritto di cittadinanza nel lavoro ai lavoratori disabili, che ha portato poi a una legge ad hoc. Mantenere questa attenzione al sociale così forte anche da parte delle imprese, profit e no profit, andando anche oltre i limiti di legge, significa che Parma vuole continuare quella sua tradizione, che vuole essere una comunità dove non si abbandona chi è in difficoltà. Questa è stata la fortuna di Parma: la coesione sociale, che si è tradotta anche in sviluppo economico. Noi dobbiamo pensare a questo modello anche per il futuro”.
Intitolato alla dirigente del Sild (Servizio inserimento lavorativo disabili) scomparsa nel 2008 e nato dal confronto con le associazioni di impresa e dei disabili, i sindacati e il Consorzio di solidarietà sociale, il premio si aggiunge alle attività messe in campo in questi anni dalla Provincia con il Sild (attività che hanno contribuito all’assunzione di oltre 4mila persone dal 2001 ad oggi), nella convinzione che rendere possibile il lavoro per le persone disabili sia una delle condizioni su cui si misura la capacità di una società di pensare al bene di tutti, non lasciando solo nessuno.
“Sentire parlare di argomenti che mi appassionano, e per i quali Luisa si è tanto spesa, è molto bello. Ringrazio il presidente, l’assessore Amoretti e i collaboratori di Luisa perché proseguono un percorso iniziato anni fa con tante difficoltà ma anche con tanto entusiasmo. Vedo che questo percorso continua, e mi fa davvero piacere”, ha osservato Arturo Dalla Tana, marito di Luisa Sassi. “L’obiettivo è che passi un messaggio cruciale: e cioè che assumere una persona disabile deve essere sempre più un fatto normale, un fatto che non guarda agli obblighi di legge ma li supera”, ha spiegato l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro Manuela Amoretti.
La giuria incaricata di valutare le domande, composta da istituzioni e personalità del territorio (Provincia, Ausl, Camera di Commercio, associazioni di impresa, sindacati, associazioni di disabili), ha scelto i vincitori valutando parametri quali numero e qualità delle assunzioni, strumenti di inserimento utilizzati, iniziative particolarmente innovative e qualificanti.
Alla prima sezione dedicata ad aziende profit non in obbligo di assunzione ex L.68/99 hanno partecipato 10 imprese: la giuria ha decretato un vincitore e una menzione speciale. La seconda sezione per le aziende no profit (cooperative, associazioni e altre realtà non in obbligo di assunzione ex L.68/99) ha ricevuto 16 domande, tra le quali sono stati scelti un vincitore e due menzioni speciali. La terza sezione, riservata a buone prassi, innovazione e collaborazione profit e no profit attivate da tutte le realtà economiche e sociali del territorio, ha avuto 18 domande, con due vincitori e una menzione speciale.
“È in giorni come questo che sono orgoglioso della mia parmigianità. Di appartenere a una città come Parma in cui la solidarietà è sempre al primo posto”, ha commentato il presidente dell’Anmic Alberto Mutti, mentre il vice presidente del Consorzio di solidarietà sociale Hassan Bassi ha sottolineato l’impegno della cooperazione sociale: “Le cooperative sociali sono escluse dall’obbligo, quindi ogni inserimento è uno sforzo in più che le cooperative fanno”, ha detto Bassi, definendo le cooperative sociali “un bene comune di questo territorio”. “Un territorio che su questi temi deve molto a una persona che oggi mi sembra giusto ricordare: Mario Tommasini”, ha osservato dalla platea Bruno Rossi, presidente della Fondazione Tommasini, le cui parole sono state seguite da un lungo applauso.

Premi e menzioni
Sezione I – Aziende
Stm srl (premio)
Casone spa (menzione speciale)

Sezione II – No profit
Cooperativa sociale Biricc@ (premio)
Cooperativa sociale Avalon (menzione speciale)
Co.pa.dor. soc. agricola cooperativa (menzione speciale)

Sezione III – Buone prassi
Galati srl (premio ex aequo)
Morris profumi spa (premio ex aequo)
Cooperativa sociale Eumeo (menzione speciale)

Luisa Sassi
Nasce il 6 gennaio del 1954 e si laurea in giurisprudenza presso l’Università di Parma nel 1978. Subito dopo la laurea opera come assistente volontario di procedura civile presso l’Università di Parma. Successivamente inizia ad occuparsi di collocamento presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro, dove giunge a gestire la struttura che comprende sia il collocamento ordinario che il collocamento disabili. Presso l’Ispettorato del Lavoro si fa carico della parte giuridica e delle controversie derivanti dalle ispezioni e una volta che si realizza il passaggio di competenze del collocamento alle Province, viene incaricata di organizzare il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili (SILD), che guida dall’inizio della sua operatività (1999) fino alla prematura scomparsa avvenuta nel dicembre del 2008.
Sempre attenta ai rapporti umani, sia all’interno che all’esterno dell’Ufficio, ha contribuito a dare vita al SILD in base alle innovative disposizioni pervenute dalla legge 68/1999, arrivando a strutturare un Ufficio nel quale hanno convissuto e ancora oggi convivono pubblico e privato sociale.