15.07.2013 – Alla IV Conferenza nazionale sulla disabilità a Bologna le federazioni Fish e Fand si scagliano contro la campagna sulle pensioni percepite illegalmente. Il presidente Fand Pagano: “Solo malavitosi”. Il presidente Fish Barbieri: “Solo lo 0,06 per cento del totale”.
Forti del sostegno venuto il giorno prima dal viceministro Maria Cecilia Guerra, le due maggiori federazioni di associazioni di persone disabili hanno colto l’occasione della sessione conclusiva della Conferenza di Bologna per dire parole molto dure contro la campagna sui “falsi invalidi”.
“Non esistono!”, ha tuonato con nettezza il presidente della Fand Giovanni Pagano, “O esistono in una percentuale talmente vicina allo zero da considerarsi fisiologica. E questo fenomeno è frutto soprattutto di malavitosi”, ha concluso, invitando la platea a non confondere tra i casi di falsi invalidi e le revisioni della percentuale di disabilità, che avvengono continuamente in conseguenza di variazioni dello stato di salute.
Ancora più argomentato l’intervento di Pietro Barbieri, presidente della Fish, il quale ha citato l’ultima relazione della Corte dei conti nella quale si legge testualmente che “non si segnalano frodi riguardanti l’invalidità civile”. Ciò vuol dire, ha sottolineato Barbieri, che “gli 800 mila controlli disposti dall’Inps (la metà di tutte le pensioni di invalidità pagate in Italia) per smascherare il presunto fenomeno non sono serviti a nulla: hanno scovato solo 1.500 casi, pari allo 0,06 per cento del totale”. I falsi invalidi sono invece esistiti un tempo e in modo diffuso, ha aggiunto, “quando un posto di lavoro si pagava 30 milioni di lire”.
(da Superabile.it)