La sezione provinciale dell’Anmic supporta la campagna “L’ascensore è libertà” di Auser. Da anni ci battiamo e in qualche caso, fortunatamente, supportando i disabili e incalzando le Istituzioni, siamo riusciti ad ottenere anche qualche risultato concreto, soprattutto per quanto riguarda le case popolari.

Ascensore è libertà”: è questo il titolo della campagna promossa dalle 12 Auser territoriali dell’Emilia Romagna. La campagna riguarda la consistente carenza, in regione, come nel resto d’Italia, di ascensori negli edifici con più di tre piani. “Ma consentire alle persone di uscire dalla propria casa – afferma Fausto Viviani presidente di Auser Emilia Romagna – è un diritto da far rispettare”.
La campagna prende avvio da un Manifesto che fissa le motivazioni di questo nuovo impegno di Auser e le azioni che si vogliono intraprendere nei prossimi mesi.
Dai dati in possesso risulta che in Emilia Romagna, ma i numeri sono simili a livello nazionale, nel 69% dei casi gli edifici con quattro piani e oltre, non sono dotati di un ascensore, in termini assoluti 60.465 edifici. La legge n.13 del 1989 obbliga la dotazione di ascensori nei nuovi edifici con più di tre piani, ma tutti quelli che sono stati costruiti prima naturalmente non hanno questo obbligo.
Il risultato di questa situazione è che oggi, e ancor più in futuro, le persone con mobilità ridotta saranno a rischio di esclusione, di qui l’idea della campagna.
“Abbiamo individuato un anello mancante nella connessione tra la propria casa e la strada: l’ascensore – spiega Magda Babini, vicepresidente di Auser Emilia Romagna – uno strumento che permette alle persone di muoversi in autonomia, sia nelle normali funzioni della vita che nel coltivare relazioni di comunità”.
Di queste difficoltà Auser ne ha una grande esperienza, perché molti dei suoi 11.500 volontari a livello regionale vengono impiegati proprio per superare queste barriere che impediscono alla persona anziana di uscire da casa.
“La campagna seguirà l’evolversi di questo tema – dice Fausto Viviani – e si realizzerà inizialmente tramite dei manifesti e in un convegno in ottobre”. Tutto questo per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su un tema la cui importanza è molto sottovalutata.
Il manifesto si conclude con un appello “alle diverse Istituzioni, a partire dalla Conferenza Stato – Regioni, affinché intervengano con le necessarie modifiche normative e di legge, per favorire l’istallazione di ascensori, anche attraverso ulteriori e specifiche misure di sostegno economico per i meno abbienti, cosi come indicato nell’art. 3 della Costituzione Italiana”.