20.10.2011 – “Dove c’è lavoro c’è inclusione sociale e dove c’è inclusione sociale c’è crescita e sviluppo”. E’ questa l’idea dentro a cui si è mossa la Provincia di Parma nella stesura delle linee del programma mirato a agevolare l’ingresso e permanere nel mondo del lavoro dei cittadini disabili. Lo ha rimarcato questa mattina l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Manuela Amoretti presentando le azioni per il 2012 che prevedono un investimento di 530mila euro nelle politiche attive del lavoro, 400.mila euro per contributi legati alle assunzioni, altrettanti per la formazione, più di 200mila euro per nuove attività di supporto.
Un investimento importante di quasi 1 milione e mezzo di euro per l’anno prossimo, 4,5 milioni nel triennio, per un programma che rientra a pieno titolo fra le azioni della Provincia mirate alla crescita e allo sviluppo.
“ Le scelte che abbiamo fatto, insieme alle associazioni dei disabili che con noi siedono nella Commissione di concertazione, non hanno valore solo per le persone o per le aziende che le accolgono – ha detto Manuela Amoretti illustrando i contenuti del piano provinciale –Promuovere anche in un momento così difficile percorsi di questo genere, significa aiutare certo la tenuta sociale ma allo stesso tempo vuol anche dire sostenere i sistemi economici del territorio e la ricchezza”.
L’ammontare delle risorse, trasferite alla Provincia dal Fondo Regionale per l’occupazione di persone con disabilità, quasi triplicate rispetto all’ultimo programma, consente di far sì che l’investimento destinato a sostenere diverse attività per le persone disabili rimanga sostanzialmente invariato, nonostante il calo registrato in altri canali di spesa, in particolare il Fondo Nazionale Disabili. Proprio dalle carenze che derivano dai tagli del Governo e parzialmente anche dal calo dei fondi europei è partita la riflessione sul nostro territorio che ha portato a concordare le linee guida provinciali per il prossimo triennio.
Il programma per il 2012
Considerando il taglio ormai definitivo e totale del Fondo Nazionale suggerisce e il probabile aumento delle domande, viene raddoppiata la quota per gli incentivi prevedendo 350.000 euro per contributi legati alle assunzioni a tempo determinato e indeterminato. Inoltre verranno stanziati 58.000 euro destinati a coprire le domande non accolte del 2010 per mancanza dei fondi.
Vengono così finanziate iniziative come il tutor aziendale, che affianca il lavoratore all’ingresso in azienda per favorire la sua formazione e il suo inserimento, i tirocini formativi e l’adattamento tecnico e logistico del posto di lavoro. I contributi avranno anche la forma dell’incentivo alle imprese che assumono persone disabili, che arriva fino a 4.200 euro nel caso di aziende non soggette agli obblighi e 4.500 euro per aziende che assumano persone con disabilità psichica.
Per la prima volta sarà il Fondo regionale a sostenere i costi, quantificabili in 350.000 euro, per la formazione dei soggetti disoccupati iscritti al SILD. Sono previsti: 4 percorsi propedeutici e di orientamento di gruppo per favorire il confronto tra pari, la condivisione di storie professionali similari e l’ampliamento delle relazioni sociali dei soggetti portatori di disabilità. Vengono inoltre finanziate attività formative per l’acquisizione di conoscenze linguistiche e socio–culturali necessarie per favorire l’integrazione occupazionale e sociale. Sono previsti anche interventi di formazione per il raggiungimento di competenze, riferite al sistema regionale delle qualifiche, finalizzati all’inserimento/reinserimento professionale.
La Provincia ha poi previsto di investire 530.000 euro per il 2012, in politiche attive del lavoro. Molte e variegate le azioni destinate alle persone disabili e alle imprese, si va dall’erogazione di informazioni, ai colloqui di prima presa in carico e di orientamento individuale, di ricerca attiva del lavoro e di orientamento di gruppo. Sono compresi tutoraggi post-assunzione, tirocini formativi, percorsi di accompagnamento al lavoro. Per le imprese viene fornita anche la consulenza sull’assolvimento degli obblighi e il servizio di incrocio domanda/offerta.
Vengono poi finanziate alcune significative novità su cui si prevede una prima sperimentazione a livello regionale: 35 mila euro per l’alternanza scuola-lavoro, 43mila euro per la mobilità casa-lavoro, 35mila euro per contributi ad associazioni di volontariato e cooperative di tipo B, 90mila euro per la promozione di azioni di responsabilità sociale oltre gli obblighi di legge.
L’andamento del programma sarà soggetto a puntuale valutazione prevedendo la ricollocazione di risorse non utilizzate fra le diverse linee di attività, così come sarà monitorata dalla Provincia l’attuazione degli interventi previsti, ai fini di una eventuale modifica della distribuzione delle risorse stanziate (e non ancora impegnate), fra i diversi interventi e di una eventuale previsione di ulteriori tipologie di intervento.
Ogni misura avrà un suo strumento di attuazione e trattandosi di risorse pubbliche saranno procedure di evidenza pubblica come i bando. Alla conferenza stampa erano presenti diversi rappresentanti delle associazioni dei disabili Fra questi Alberto Mutti presidente Anmic Parma ha sottolineato quanto il lavoro sia importante per la vita e autonomia dei cittadini disabili: “Le persone con disabilità continuano ad aumentare e i fondi nazionali continuano a ridursi, per questo è significativa l’azione che svolge la Provincia con questi programmi che sono davvero strumenti indispensabili per l’accesso al lavoro dei disabili”.