29.03.2013 – Abbiamo incontrato Ivano Gardelli, vice presidente Anmic Parma e presidente Anmic Emilia Romagna, per parlare di mobilità delle persone con disabilità.
A quindici mesi dall’attivazione del servizio Pellicano in convenzione con la Pubblica Assistenza dal gennaio del 2012, in sostituzione del servizio Pollicino che era invece affidato a Tep, qual’è la situazione?

Se i costi del servizio in campo all’Amministrazione comunale sono senza dubbio sensibilmente diminuiti con il passaggio da Tep a Pubblica Assistenza, sono anche sorte alcune problematiche, in parte lievi, forse inevitabili e per loro stessa natura risolvibili, in parte invece di grande rilevanza.
Per quanto riguarda la “qualità” delle prestazioni è ovvio che per gli operatori della P.A., in gran parte volontari, è stato necessario un periodo di inevitabile “rodaggio” durante il quale l’esperienza nel contatto con gli assistiti è servita ad affinare il servizio per superare le carenze legate al cambio di competenze e alla turnazione degli operatori. Dopo quindici mesi possiamo dire che l’applicazione e l’abnegazione dei volontari sta riportando gradualmente il servizio al livello degli standard precedenti, in taluni casi anche superandolo.
Una problematica invece senza soluzione è quella della mobilità alla domenica. Se è vero che la domenica non ci sono normalmente esigenze legate allo svolgimento di borse lavoro o a spostamenti per sostenere visite mediche o trattamenti sanitari, è pur vero che anche le attività legate al tempo libero, alla pratica sportiva, all’approfondimento culturale e qualsiasi altra tipologia di impegno che favorisca l’integrazione sono parimenti importanti per il disabile e il suo desiderio di sentirsi parte integrante nella società. Non poter usufruire del servizio alla domenica, nei giorni festivi e nel mese di agosto è fortemente limitante per i disabili, soprattutto nel nostro territorio dove il trasporto pubblico non garantisce la mobilità dei disabili
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Si sta lavorando anche al nuovo regolamento che disciplina l’accesso al servizio, quali sono le prospettive?

Oltre al nuovo regolamento si sta anche lavorando al rinnovo della convenzione con la P.A. Quello che preoccupa è che in pieno accordo con i tagli generalizzati al welfare, si attui un regolamento più restrittivo per l’accesso al servizio e a costi più elevati per le fasce di reddito di riferimento. Per ora la cosa assodata sembra essere la prosecuzione del servizio visto che si sta eleborando il regolamento, ma personalmente, nel contesto attuale, non si può dare per scontato nemmeno questo.

L’Anmic cosa può fare per migliorare la mobilità degli invalidi?

Innanzitutto l’associazione è rappresentata nella Commissione che valuta la sussistenza delle caratteristiche richieste per l’accesso al servizio, insieme all’Asl, la P.A. E l’Agenzia Disabili del Comune, e farà di tutto perchè il servizio sia fruibile dalle persone che ne hanno effettivamente bosogno. E’ necessaria una attenta valutazione caso per caso per evitare abusi che gravino sulle risorse a disposizione.

L’Anmic ha poi recentemente ottenuto in comodato gratuito un pulmino attrezzato per il trasporto disabili. In questi giorni stiamo studiando le modalità migliori per attivare un servizio alternativo per i nostri iscritti. Stiamo valutando le soluzioni più efficenti per rispondere al meglio alle esigenze dei nostri iscritti e fare, pur in modo contenuto, la nostra parte.

Quello che mi preme però sottolineare è che non si può pensare che l’Associazionismo e il volontariato si sostituiscano alla Istituzioni preposte nell’erogazione di servizi che sono indispensabili sia negli aspetti più particolari della vita quotidiana, sia per realizzare al meglio l’integrazione dei disabili nella società.

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