28.05.12 – Questa settimana all’interno del blog dell’Anmic parliamo ancora una volta di pensioni di invalidità non assegnate e lo facciamo attraverso la storia di Rosaria Maese, una casalinga quarantunenne di Grumo Nevano in provincia di Napoli , che oltre al devastante trauma di un futuro senza luce, inchiodata per sempre su una sedia a rotelle, aspetta ancora la pensione di invalidità e l’assegno di accompagnamento, sì la storia di Rosaria Maese ha davvero dell’inverosimile, per quale motivo, questa signora uscita dalla sala operatoria già martoriata dalla mala sanità che serpeggia in questo paese, si è vista oltre tutto beffata non potendo percepire la pensione d’invalidità perché la commissione, valuta solo la veridicità della paralisi agli arti. E non solo non concede l’assegno dell’accompagnamento, ma si rifiuta di valutare la cecità, perché per questa disabilità bisogna rivolgersi al distretto di Frattamaggiore. E dopo due anni e mezzo di attesa, dall’Inps arriva una pensione di 240 euro per linvalidità, ma nemmeno un centesimo per l’accompagnamento. Una miseria, ma la storia non finisce quà perché alla fine di tutto la perizia domiciliare non è stata ancora effettuata mentre la commissione dell’asl di Frattamaggiore, quella per la cecità, non l’ha ancora convocata, e quei 240 euro di reddito sicuro, valgono ancora meno. E’ un vero scandalo che questa signora per dei cavilli burocratici non riceva quello che gli spetta, è una roba da Procura della Repubblica, magari lo stesso magistrato che ha scovato centinaia di disabili che tali non erano.
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