31.10.2016 – Parma ha avuto un ruolo centrale affinché si arrivasse ad un decreto di modifica al Job Act in tema di collocamento lavorativo dei disabili. Per questo motivo Nazaro Pagano, presidente nazionale di Anmic, l’associazione ente morale dello Stato che si occupa dei diritti dei disabili, è stato in visita alla sede provinciale di Anmic per festeggiare questa importante vittoria, nonché il 60esimo anno di fondazione dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili.
Se la sanzione passa da 62,77 a 152,20 euro per ogni giorno lavorativo in cui il lavoratore con disabilità non viene occupato, è grazie all’asse che ha messo in comunicazione Anmic Parma, la deputata Pd Patrizia Maestri e il Parlamento. Aberto Mutti, presidente di Anmic Parma, è anche vicepresidente nazionale con delega al lavoro, e ha formulato le richieste per il miglioramento di una legge che portava con sé alcune ingiustizie. Tali richieste sono state portate avanti dalla deputata Maestri e hanno ottenuto questa importante modifica, per la quale diventa più conveniente, per le aziende, assumere il disabile per non incorrere nella sanzione, mentre, sino ad oggi, accadeva il contrario. La stessa norma introduce anche la procedura di diffida per consentire alle imprese inadempienti di regolarizzare la propria posizione prima di incorrere nella sanzione.
Oggi è anche l’occasione per presentare i dati aggiornati al 30 giugno 2016 del Sild (Servizio Inserimento Lavorativo Disabili). Gli iscritti, cioè le persone con disabilità che cercano lavoro attraverso il servizio di collocamento mirato, sono in aumento: 5397, rispetto ai 5112 dello scorso anno. Nonostante il Sild debba fare a meno di tre risorse a livello di personale rispetto al passato, il numero delle assunzioni si mantiene su un buon livello: al 30 giugno 2016 sono state 183. Oggi tra Parma e provincia c’è un avviamento al lavoro ogni 11,6 iscritti, comunque un risultato positivo rispetto alla media nazionale, che parla di un avviamento ogni 36,99 iscritti.
Nazario Pagano, presidente nazionale Anmic: “Questo è un periodo prolifico per gli interventi normativi in tema di disabilità. Il decreto correttivo al Job Act, nella parte in cui aumenta la sanzione per i datori di lavoro che non ottemperano agli obblighi di assunzione, si deve in gran parte all’impegno di Anmic Parma e all’onorevole Maestri. Ora è necessario assicurarsi che vengano fatti controlli adeguati. La sede di Parma è tra i fiori all’occhiello a livello nazionale, per la sua capacità di stimolare riforme a difesa e tutela dei diritti dei disabili”.
Patrizia Maestri, deputata Pd: “La relazione tra i parlamenti e il territorio, in particolare le associazioni, è molto importante e può portare ad ottimi risultati, come in questo caso. Le risorse che arriveranno dalle sanzioni andranno ad integrare un fondo regionale che sosterrà l’inserimento lavorativo, creando un circolo virtuoso. Ora attendiamo le linee guida per rendere ancora più efficiente l’inserimento lavorativo dei disabili: si tratta di buone prassi che favoriscono l’inclusione. In caso di ulteriore farò un’interrogazione”.
Alberto Mutti, presidente Anmic Parma e vicepresidente nazionale: “Nonostante le riforme, permane il problema che il datore di lavoro può pagare una somma quotidiana per non assumere un disabile. E’ un assurdo: perché l’articolo 1 della Costituzione Italiana dice che l’Italia è fondata sul lavoro, non sull’euro. Per fortuna, devo dire che il Sild, a Parma, fa ancora un ottimo lavoro, con percentuali di collocamento molto superiori rispetto alla media nazionale”.