20.11.2011 – “Il Diritto acquisito resta solo se difeso quotidianamente attraverso la mobilitazione di TUTTI. In primo luogo della TUA!”. Questa è una frase molto cara al presidente Mutti, perchè definisce in modo chiaro, sintetico ma al tempo stesso completo, l’essenza stessa dell’Anmic.
Così, quando il presidente mi ha chiesto di scrivere due righe per la campagna tesseramento del 2012, ho pensato di partire da questa frase e invece di limitarmi a elencare tutti i vantaggi e tutti i servizi che la sezione di Parma dell’Anmic fornisce ai suoi associati (che potete leggere più avanti e nelle varie rubriche di questo sito), ho pensato di raccontarvi l’associazione così come l’ho conosciuta attraverso la mia esperienza professionale.
Prima mi presento, mi chiamo Daniele Bonezzi, sono un giornalista, e da qualche mese la società di cui faccio parte si occupa della comunicazione dell’Associazione. Fino a un anno fa conoscevo solo marginalmente il mondo della disabilità e per me l’Anmic era solo una sigla di cui avevo sentito parlare e di cui conoscevo vagamente il significato.
Ora posso dire di essere entrato a far parte di una grande famiglia unita e solidale, che non lascia mai indietro nessuno. Qualcuno potrebbe pensare che le mie siano parole di comodo, ma credetemi, la tenacia e la perseveranza che vedo nell’affrontare i problemi, sia quelli che investono la disabilità in generale sia quelli che colpiscono le persone individualemente, sono tanto intense da poter essere paragonate soltanto a quelle che solitamente si spendono per gli affetti più cari.
Visite di revisione, indennità revocate, borse lavoro tagliate; in questi mesi ho visto diverse volte rabbia e indignazione sui volti degli associati, dei dirigenti e degli operatori, ma non ho mai visto rassegnazione. Ogni volta l’Associazione ha saputo rispondere prontamente e con i metodi più opportuni: a volte mostrando i muscoli e alzando la voce per sensibilizzare l’opinione pubblica, a volte attraverso confronti diretti con funzionari e Istituzioni. Tornando alla frase con cui ho aperto questa riflessione, l’esperienza di questi mesi mi ha insegnato che oltre a portare avanti nuovi progetti per migliorare la qualità di vita degli invalidi, gli sforzi dell’associazione devono purtroppo essere rivolti molto spesso, direi decisamente troppo spesso, alla conservazione dei diritti già acquisiti.
Secondo certi esponenti politici sembra che i problemi economici del Paese siano dovuti in gran parte alle pesioni di invalidità; sentire certe parole dopo aver conosciuto la realtà dei fatti è molto triste per me che non vivo la disabilità sulla mia pelle; posso solo immaginare quale sia il vostro sdegno. Sotto la bandiera della lotta ai falsi invalidi si sta combattendo una battaglia che, in un paese che dovrebbe essere civile e democratico, lascia sul campo troppi morti e feriti: ancora una volta l’associazione si è mobilitata a livello nazionale facendo sentire il suo peso, frutto dell’unione di tutti gli associati. La difesa dei diritti acquisiti, oltre che al riconoscimento di quelli negati, si combatte con l’aiuto di tutti: se la base è più ampia e solida, il vertice è in grado di far sentire in modo più incisivo la sua voce.
Per questo credo che sia importante associarsi; combattere le battaglie tutti insieme è molto meglio che affrontarle da soli.
Daniele Bonezzi
Anmic, sezione provinciale di Parma
Tesseramento 2012
Quota: 36,15 Euro (invariata)
– Pensioni di Invalidità Civile
– Indennità di Accompagnamento
– Indennità mensile di Frequenza
– Inserimento nel mondo del Lavoro
– Tutela e Agevolazioni sul posto di Lavoro
– Assistenza Sanitaria
– Agevolazioni Fiscali
– Integrazione Scolastica
-Abbattimento delle Barriere Architettoniche
– Problemi della Mobilità
– Patenti Speciali
– Problemi dell’Abitazione
– Assistenza Fiscale
– Tutela Legale
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