Ognuno di noi, in questi giorni, è portato a fare un bilancio dell’anno che si sta per chiudere e a immaginare l’anno che verrà.
Anche in Anmic lo stiamo facendo.
Se pensiamo al nostro 2021, ci viene da sorridere, ma allo stesso tempo scende anche una lacrima. Non possiamo dimenticare che abbiamo perso Luana Nigri, nostra amica, consigliera, giovane donna impegnata in mille battaglie per la bellezza, la giustizia, la dignità. La sua luce è quella che illuminerà il nostro cammino anche in futuro.
È stato un anno complicato, ancora fortemente colpito da un virus che non molla la presa e che ha continuato a condizionare le vite di molti nostri associati, vulnerabili, deboli, da difendere.
Questo virus non ha però fermato la nostra voglia di offrire attività, servizi, pensare progetti e realizzarli. Sempre in rete, sempre nel cuore della nostra comunità. Sono tanti, alcuni sono anche ambiziosi e hanno bisogno dell’aiuto di tutti per essere portati a termine. Facciamo fatica a citarne alcuni, col rischio di dimenticarne altri.
Ci siamo impegnati tantissimo per un lavoro vero e dignitoso alle persone con disabilità: c’è ancora molto da fare, perché ci sono storie di sofferenza inaudita a causa della mancanza di un impiego, per questo chiediamo a tutte le Istituzioni il massimo sforzo. Abbiamo creato diverse occasioni di incontro, socializzazione ed esperienze: quasi un paradosso in tempo di pandemia, ma la sfida è stata proprio quella, nel rispetto di tutte le regole e con le imprescindibili precauzioni. La soddisfazione, la riconoscenza e i cambiamenti positivi che abbiamo apprezzato in chi ha partecipato sono il più bel riconoscimento.
Abbiamo organizzato la prima edizione del Premio “Fabrizio Pelli”, insieme all’ormai tradizione “Premio Anmic Parma”: siamo orgogliosi di valorizzare le tante persone che meritano l’applauso della nostra comunità.
Di premi ne abbiamo anche ricevuti in questo 2021, con nostra grande soddisfazione e sorpresa: la medaglia d’oro dell’Assistenza Pubblica e un ringraziamento formale, in occasione del Bicentenario della Polizia Locale di Parma, da parte del Comune di Parma, per la nostra attività a salvaguardia degli interessi morali ed economici delle persone con disabilità. Dopo il Premio Sant’Ilario del 2020, sono stati altri momenti di festa e di assunzione di sempre nuova e forte responsabilità.
Abbiamo dialogato con le Istituzioni: per progettare insieme, ma anche per discutere di cosa per noi non va bene e, in alcuni casi, non siamo disposti ad accettare. Non abbiamo dialogato, invece, sul tema delle pensioni di invalidità, guidati da Anmic nazionale: non si parla con chi vuole fare cassa sulla vita delle persone con disabilità. È notizia di adesso il ripristino dell’assegno, quindi della giustizia, grazie alle battaglie della nostra associazione, che non ha mai accettato una situazione vergognosa.
I nostri uffici sono stati sempre aperti, tutti i giorni a disposizione, con persone preparate a guidarvi in tutte quelle che sono le pratiche (a partire dall’invalidità civile) per il riconoscimento dei vostri diritti.
Non abbiamo mai fatto mancare il nostro impegno sul fronte della comunicazione, per una corretta cultura della disabilità e nel dare spazio, voce e visibilità, con i mezzi che abbiamo a disposizione (i nostri social, la rivista cartacea che inviamo a casa di tutti i nostri oltre tremila associati, la trasmissione “Disabili senza Barriere” su 12TvParma), alle persone, alle attività, alle iniziative e ai progetti di valore che il nostro territorio esprime sul tema della disabilità e dell’inclusione sociale.
Impossibile citare tutte le collaborazioni attivate per eventi, seminari, convegni, presentazioni, attività e giornate: ringraziamo tutte le persone, tutte le associazioni e tutti i partner con cui abbiamo collaborato in maniera sempre costruttiva ed entusiasmante.
Crediamo anche di aver sbagliato, sicuramente. O di non aver raggiunto, in qualche caso, il risultato atteso. Però abbiamo una certezza: ci siamo impegnati al massimo, sempre.
Qualche grazie, infine.
Grazie ai nostri associati: il loro sostegno, attraverso il tesseramento, è la nostra benzina e la nostra libertà; i loro bisogni, che cerchiamo di far emergere sempre attraverso l’ascolto attivo, sono la nostra missione.
Grazie ai nostri volontari: il loro spirito è linfa vitale per Anmic, il loro tempo donato all’associazione è la carezza quotidiana, un regalo bellissimo.
Grazie ai nostri collaboratori: la loro professionalità, preparazione e umanità è quanto i nostri associati apprezzano di più nel momento del bisogno.
Grazie ai nostri sostenitori: il loro contributo economico è indispensabile per servizi sempre più efficienti e progetti sempre più importanti.
Cosa abbiamo nella testa e nel cuore per il 2022 alle porte? Di fare di più e meglio. Vogliamo continuare a farlo insieme a voi: i modi per sostenere Anmic, essere al nostro fianco nei nostri progetti e nelle nostre battaglie, sono davvero tanti. Vi aspettiamo, per un altro anno di impegno per quello che è il nostro unico obiettivo: una società senza barriere (di tutti i tipi: architettoniche, economiche, sociali), per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità, difendendo i loro interessi. Sempre.